L’occhio di pavone è una delle patologie più comuni che colpiscono gli olivi. Purtroppo viene sottovalutata ancora da troppi agricoltori, i quali poi si ritrovano ad avere una decrescita della propria produzione e quindi dei rispettivi guadagni. Ad oggi, per conoscere i modi e i tempi su come curare l’occhio di pavone ci aiuta il digitale: la tecnologia si sta evolvendo di giorno in giorno e con essa anche il modo di fare agricoltura. Ecco che quindi bisogna stare a passo con i tempi se si vuole marcare il mercato con una certa competitività, data non solo da qualità del prodotto ma anche dai tempi di produzione, di intervento, di raccolta e di conservazione. Pertanto, è in questo ambito che oggi vogliamo parlare di come curare l’occhio di pavone mediante diagnosi precoce grazie al digitale.
Occhio di pavone (Spilocaea Oleaginea)
Per sapere come curare l’occhio di pavone, bisogna prima di tutto conoscere a fondo questa patologia.
L’occhio di pavone, come già saprai, è classificata come malattia fungina che colpisce le piante di olivo soprattutto sulle foglie. L’agente eziologico, ossia il responsabile del danno, è un fungo denominato scientificamente Spilocaea oleaginea.
Questo si mantiene attivo per tutto il periodo dell’anno, assumendo in alcune occasioni uno stato di quiescenza durante il periodo più caldo e siccitoso dell’estate oppure in pieno inverno.
Le infezioni avvengono soprattutto durante il periodo primaverile e autunnale.
Cause
Tra le cause principali che incentivano la comparsa dell’occhio di pavone rientrano tutte quelle condizioni meteorologiche avverse per la pianta di olivo:
UmiditàBasse temperatureGeloPiogge intense
È comprensibile, quindi, come l’occhio di pavone sia la principale malattia degli olivi che si trovano nel Centro – Nord e nel Nord Italia.
Sintomi
Come abbiamo detto all’inizio, l’occhio di pavone, detto anche cicloconio, si manifesta soprattutto sulle foglie, ma possono essere colpiti anche rametti e giovani frutti.
Sulle foglie, si riscontrano delle macchie tondeggianti, di circa 1 cm di diametro, di colore grigio e contornate da una banda brunastra.
Come se non bastasse, il settore agricolo è fortemente condizionato da agenti esterni, soprattutto meteorologici. Si pensi a fattori imprevedibili, come i rischi ambientali, la pioggia, la grandine, il vento, i rischi biologici, gli inquinamenti chimici. Si pensi anche ai cosiddetti fattori insormontabili, come la limitatezza della terra, appunto, la stagionalità, la deperibilità dei prodotti.
Per quanto riguarda i rametti, attaccati soprattutto nella parte erbacea, e i frutti, il danno si manifesta con minore frequenza. Anche in questi casi compaiono le macchie tipiche dell’occhio di pavone, ma di dimensioni minori.
Danni
Le foglie colpite, quindi, vanno incontro a morte e caduta. Nel mentre, però, l’occhio di pavone necrotizza parti sempre maggiori della foglia, riducendo per molto tempo la superficie specifica su cui essa riceve la luce solare per effettuare la fotosintesi clorofilliana.
Il processo penalizza tutta la pianta, diminuendo la produzione. Questa verrà ridotta tanto più quanto maggiore sarà il danno. La pianta, pertanto, si trova sotto stress continuo e l’attività vegetale è limitata.
Diagnosi precoce grazie al digitale
Conoscere come curare l’occhio di pavone con le nuove tecnologie e con il digitale sicuramente porta degli altissimi vantaggi a tutti gli agricoltori che adottano queste strumentazioni.
Il controllo precoce, infatti, permette di valutare ed analizzare le condizioni atmosferiche favorevoli alla comparsa della patologia, sia essa occhio di pavone che altre, in modo da intervenire prontamente con operazioni preventive.
Tecnologie di avanguardia come quelle di Elaisian, centraline meteo aziendali, software di analisi dei dati e determinati algoritmi peculiari per le colture olivicole permettono di acquisire un vantaggio importante nei confronti della natura degli eventi, nonché una certa competitività verso coloro che ne sono ancora sprovvisti.
La conseguenza sostanziale nel conoscere come curare l’occhio di pavone con il controllo precoce digitale è quindi una maggior produzione di qualità, fattore che ad oggi potrebbe rendere la vita aziendale davvero molto più soddisfacente.