Recentemente è stato pubblicato il nuovo rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel On Climate Change) dove viene presentata ai nostri occhi una situazione alquanto grave dei cambiamenti climatici in atto. La nostra terra sta soffrendo, l’emissione di gas serra e l’utilizzo sconsiderato delle risorse naturali sta facendo cadere il nostro pianeta in un pozzo senza fondo, dal quale sarà difficile uscire.
Infatti alcuni danni che l’uomo ha causato sono difficilmente reversibili in centinaia se non migliaia di anni, come il consumo di risorse naturali e l’emissione di gas serra, quest’ultimo con più impegno è possibile anche azzerarlo, come vedremo in seguito. Altri, come l’innalzamento dei mari, è un fenomeno irreversibile e nulla possiamo fare per arrestarlo.
Possiamo riuscire a frenare questa corsa contro il tempo solamente riducendo le emissioni di CO2 e dei gas a effetto serra. Le nuove stime confermano l’innalzamento delle temperature medie di 1,5°C con tendenza verso i 2°C, un incremento troppo rapido, potremo rallentare questo andamento riducendo le suddette emissioni.
E come possiamo ridurre le emissioni e contribuire al miglioramento e alla sostenibilità ambientale?
Ci viene incontro il Green Deal o Patto Verde Europeo, un accordo che pone le basi per un pianeta terra pulito, sano, privo di sprechi e, anzi, ricco di rigenerazione sia dal punto di vista produttivo che ambientale.
Il Green Deal punta ad una economia moderna efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva.
Un terzo dei 1800 miliardi di euro di investimenti del piano per la ripresa di NextGenerationEU e il bilancio settennale dell’UE finanzieranno il Green Deal europeo.
Obiettivi del Green Deal
L’obiettivo principale è di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, per ottenerla l’Europa dovrà cambiare molte delle sue abitudini per rendersi efficiente in termini di costi, giusta e socialmente equilibrata.
L’approccio è di tipo olistico e prevede l’armonizzazione di tutte le azioni e le politiche UE per raggiungere gli obiettivi del Green Deal.
Il Green Deal sviluppa la sua strategia basandosi su 8 pilastri:
- Clima
- Energia
- Agricoltura
- Industria
- Ambiente e oceani
- Trasporti
- Finanziamento e sviluppo regionale
- Ricerca e innovazione
L’obiettivo a breve termine è di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030. È stata infatti presentata la Legge Europea sul Clima che ha visto l’approvazione di una prima proposta nel maggio 2021.
Altro tema di rilevante importanza è la biodiversità; nell’ottobre 2020 sono state adottate le prime conclusioni sulla biodiversità, dove sono stati definiti gli obiettivi per contrastare le cause dirette e indirette della perdita di biodiversità e di risorse naturali.
Per quanto riguarda la filiera produttiva risulta essenziale la strategia Farm to Fork – dal Produttore al Consumatore, che prevede la transizione del sistema alimentare verso un modello sostenibile. Gli obiettivi principali di questa strategia sono:
- l’accesso a un approvvigionamento alimentare sufficiente e a prezzi accessibili, contribuendo nel contempo a conseguire la neutralità climatica dell’UE entro il 2050;
- un reddito equo e un forte sostegno ai produttori primari;
- la competitività dell’agricoltura dell’UE a livello mondiale.
I processi produttivi e l’attività industriale sono due delle principali cause delle emissioni di gas serra, il Green Deal prevede un miglioramento tecnologico delle aziende, ad esempio tramite la digitalizzazione, e un cambiamento di rotta dell’intera filiera basato su principi di competitività, integrazione del mercato unico, sostenibilità, coesione, inclusività, solidarietà, circolarità e tutela ambientale e rispetto delle norme sociali.
Ovviamente questa transizione sarà più difficile per alcuni paesi per i quali è previsto un sostegno finanziario e assistenza tecnica per una transizione giusta alle regioni più colpite dalla transizione verso un’economia a basse emissioni di CO2.
Gli obiettivi di riduzione delle emissioni devono essere direttamente collegati ad una politica per la produzione alternativa di energia; il Green Deal prevede un processo di decarbonizzazione grazie al finanziamento per la produzione di energie da fonti rinnovabili, per migliorare l’efficienza energetica e ridurre le dispersioni termiche in tutta Europa.
Riguardo alle emissioni da combustibili fossili collegate alla mobilità, la nuova politica europea vuole incentivare lo sviluppo di una mobilità sostenibile ed intelligente, a basso impatto ambientale. L’obiettivo è ridurre le emissioni da trasporti di almeno il 90% entro il 2050.
Infine, in tema agricoltura, nel marzo 2021 il Consiglio ha approvato la strategia dell’UE in materia di sostanze chimiche sostenibili dove gli Stati Membri intendono:
- proteggere meglio la salute umana;
- rafforzare la competitività dell’industria;
- sostenere un ambiente privo di sostanze tossiche.
Il Green Deal è solo il primo passo verso un Europa sostenibile e pulita, il Patto ovviamente è articolato sulla base dei 6 pilastri, separati per scelta strategica ma interconnessi per gli obiettivi comuni di salvaguardia del clima e dell’ambiente.
Scopri il video su questo tema del Dott. Fiorentino e tutti i video su questo tema nel nostro canale Youtube.
Bibliografia:
www.consilium.europa.eu/
www.ipcc.ch/
www.eur-lex.europa.eu/