La tecnologia, come sappiamo, rappresenta uno strumento attraverso il quale la nostra vita può venire facilitata grazie a “semplici” azioni automatizzate o semplificate da processi standardizzati. Un esempio semplice ma efficace è la sveglia, oramai la maggior parte di noi ha una sveglia sul proprio cellulare perché è facile e veloce da usare, semplifica la vita perché si lascia sempre impostata o programmata e non dobbiamo avere due oggetti, cellulare e sveglia, ma uno che svlge entrambe le funzioni.
Un altro esempio di automatizzazione è la domotica, dove la nostra casa può essere gestita e monitorata direttamente dal cellulare, si vuole accendere il riscaldamento da remoto per trovare la casa calda, con questo sistema tech è possibile!
E anche l’agricoltura, un settore come sappiamo molto tradizionale, sta facendo passi importanti nella digitalizzazione dei processi.
Secondo l’Osservatorio Smart AgriFood il 33% delle soluzioni offerte attualmente in Italia riguardano i sistemi di monitoraggio e controllo di macchine agricole e che oltre il 40% delle aziende dichiara di voler investire, entro tre anni, in almeno una di queste due soluzioni, e poco più del 10% indica di volerlo fare entro l’anno.
Meccanizzazione agricola 4.0
Ma quali soluzioni riguarda questa digitalizzazione in agricoltura?
Riguarda l’utilizzo di macchinari intelligenti, manuali o automatici, che permettono la semplificazione delle operazioni di campo.
In particolare, uno studio condotto da AgriFood Monitor del 2018 già evidenziava le soluzioni che stavano apportando maggiori benefici alle aziende agricole. Anche se i dati sono del 2018 e le tecnologie si sono sviluppate molto in 3 anni, lo studio evidenziava comunque un interesse verso queste tecnologie.
Nel campione analizzato venivano identificate le soluzioni maggiormente adottate nell’ambito della meccanizzazione agricola 4.0, ad oggi continuano ad essere le principali soluzioni scelte.
Secondo lo studio nel 2018, il 66% delle aziende utilizzava hardware e trattrici 4.0 e, tra queste, il 33% utilizzava macchine operatrici a dosaggio variabile, il 27,5% trattrici con guida assistita, semi automatica o con GPS integrato; proseguendo il 4,8% usa trattrici con sistema ISOBUS e il 5,7% una combinazione delle tecnologie citate oltre ad altre analizzate dallo studio.
Con riferimento alle soluzioni analizzate dallo studio di AgriFood Monitor descriveremo brevemente le tecnologie proposte.
Macchine operatrici a dosaggio variabile (VRT)
I macchinari in questione permettono di avere un attento monitoraggio e controllo delle operazioni di campo, come semina e concimazione. Prenderemo come esempio la distribuzione dei concimi.
Esistono due tipologie di VRT una basata sull’uso di mappe e una sull’uso di sensori.
Con la prima è possibile eseguire le operazioni di campo sulla base di mappe caricate nel software gestionale della macchina, in tal modo la macchina dosa i concimi sulla base della mappa di prescrizione, queste mappe possono derivare ad esempio dall’analisi satellitare tramite costruzione di mappe con indici vegetazionali. Ogni pixel della mappa ha un valore corrispondente ad un migliore o minore vigoria che in alcuni casi è collegato direttamente con la necessità di un maggior apporto di concimi.
Con la VRT a sensori i macchinari riescono ad analizzare le condizioni del campo durante il passaggio della macchina e dosare direttamente i concimi.
Trattrici con guida assistita, semi automatica o con GPS integrato
L’utilizzo di sistemi automatici o semiautomatici di guida sta trovando sempre maggior interesse nel mondo Agri 4.0. Infatti questa soluzione sostiene l’agricoltore nelle operazioni di campo, iniziando dalla semplice guida parallela che permette di mantenere in linea le operazioni di sfalcio interfilare, ad esempio, ed arrivando a sistemi complessi che permettono di avere un controllo completo di tutte le componenti del macchinario, come idraulica, pressione pneumatici ecc…, e degli strumenti utili alle operazioni agricole come concimatore, carrelli posteriori e altri. Infine queste soluzioni automatiche permettono anche di monitorare gli orari di lavoro, lo stato manutentivo del mezzo e molte altre funzionalità.
Trattrici con sistema ISOBUS
Usato solo dal 4,7% delle aziende analizzate dallo studio ma, in realtà, il vero futuro dell’automatizzazione, soprattutto per grandi aziende.
Il sistema ISOBUS è certificato e normato, un sistema che permette, come si può leggere sul sito della Landini, la comunicazione tra trattori, software e attrezzature dei principali costruttori, per consentire lo scambio di dati e informazioni con un linguaggio universale tramite un’unica console di comando integrata nella cabina del trattore.
Infatti grazie ad un accordo tra i principali costruttori è stato sviluppato questo sistema gestionale complesso che permette però di avere semplicità di utilizzo e di comunicazione tra strumenti anche di diversi produttori.
Questo sistema permette di far comunicare la macchina con gli attrezzi come irroratrici, sfalciatrici e altri, inoltre contempla la possibilità di utilizzare immagini satellitari da scaricare direttamente sul display della macchina. Questi sistemi, singolarmente ed integrati, permettono anche di migliorare l’aspetto gestionale e manutentivo della macchina, venendo avvisati in caso di danno oppure permettendo una ottimizzazione nei consumi di carburanti, lubrificanti ed altri.
Fonte immagini:
www.landini.it
www.mondomacchina.it