L’agricoltura 4.0
Questo articolo riporta i dati raccolti dall’Osservatorio Smart AgriFood nella ricerca condotta nel 2019 e pubblicata nell’aprile 2020.
L’agricoltura sta andando incontro ad un processo di innovazione tecnologica come mai si era visto fino ad oggi. L’implementazione di processi veloci ed immediati, guidati da internet, permette lo scambio di flussi con mole elevatissime di dati. Ovviamente a valle della raccolta dati esistono numerosi strumenti di analisi con finalità diverse a seconda del comparto nel quale si andranno a posizionare.
Attualmente in Italia esistono diverse soluzioni dedicate all’Agricoltura 4.0. Su una base di 415 soluzione studiate, offerte da circa 160 imprese strutturate (77%) e startup (23%), le fasi agricole maggiormente supportate sono risultate essere: la coltivazione, al primo posto attestandosi al 79%, seguita dai processi di semina e piantagione al 41%, quindi le attività di raccolta al 36% e, in minor misura la pianificazione all’11, e la gestione di stock e logistica, entrambe al 4%.
Limiti ed interessi degli agricoltori
Gli agricoltori e le nuove tecnologie dovranno imparare a camminare insieme per raggiungere obiettivi di maggior produttività.
Infatti l’uso di nuove tecnologie ha i suoi pro e contro, dovuti sia all’innovazione proposta sia alla mancanza di conoscenze. Secondo lo studio eseguito, la difficoltà attuale degli agricoltori è quella di rendere interoperabili i sistemi utilizzati a cui si sommano la mancanza di competenze e l’assenza di connettività in alcune aree geografiche.
L’interesse verso il comparto dell’Agricoltura 4.0 è sempre maggiore, la ricerca ha individuato i fabbisogni principali degli agricoltori, tra questi si citano i principali: sostenibilità ambientale, consapevolezza delle dinamiche aziendali, riduzione dei costi, semplificazione del lavoro intellettuale, miglioramento della qualità del prodotto.
Il mondo dell’agricoltura tech viene riassunto nel paradigma dell’Agricoltura 4.0, innovativa, digitale e sempre connessa. Infatti l’utilizzo di questi nuovi approcci permette agli agricoltori di essere sempre al corrente dei procedimenti aziendali.
Si tratta spesso di sistemi trasversali, utilizzabili in più settori.
Le principali soluzioni adottate
Data and Advanced Analytics
Gli strumenti di raccolta dati sono grandi contenitori virtuali di dati grezzi, utilizzabili principalmente dagli sviluppatori o dai tecnici abilitati all’uso di software dedicati; infatti, questi ultimi sono rappresentati dai cosiddetti DataAnalytics, ossia degli strumenti di analisi dati. Questi software sono composti da algoritmi capaci di raccogliere il dato registrato ed elaborarlo, ottenendo dati più leggibili e confrontabili.
I DataAnalyticssi attestano al 72% del totale delle soluzioni usate.
In questo modo possono essere gestite grandi mole di dati che, in realtà, risultano ancora di difficile interpretazione da parte dell’enduser, sia per la mancanza di competenze che per mancanza di tempo. Il dato finale potrà essere reso disponibile al cliente in formato grafico o discorsivo, semplificandone la lettura e permettendo anche a chi ha meno possibilità di sfruttare soluzioni altamente tecnologiche tramite piattaforme software dedicate, come descritto di seguito.
Piattaforme software
I software citati in precedenza permettono l’analisi dei dati ma, come detto, servono ulteriori piattaforme per rendere le informazioni direttamente leggibili e fruibili.
Queste piattaforme vengono create appositamente per integrare dati di diversa origine e renderli fruibili all’enduser, rappresentano il 61% del totale.
Internet of Things–IoT
O Internet delle cose, un comparto in forte crescita rispetto agli anni precedenti, cresciuto del 56% rispetto al 2018.
L’IoT è un insieme di soluzioni tra loro connesse e in grado di scambiarsi dati. Trattasi di strumenti digitali interconnessi che utilizzano spesso gli smartobjects, che vanno dai sensori in campo o sui mezzi agricoli, fino ai tablet per la ricezione dati. Sono I cosiddetti “oggetti intelligenti” capaci di raccogliere dati, connettersi tra loro e, seguendo dei percorsi predeterminati, essere raccolti, elaborati e ancora condivisi ed integrati per ottenere una elevata precisione del dato e proporre soluzioni veloci e convenienti.
Device di ultima generazione
Rappresentano il 45% delle soluzioni e sono tutti quegli strumenti che abilitano l’Internet of Things,come i sensori per la raccolta dati in campo, sia statici che mobili sui macchinari; oppure strumenti satellitari per la raccolta di immagini ad altissima risoluzione e/o la raccolta di immagini a diverse lunghezze d’onda per lo studio della vegetazione o, ancora, le tecnologie che utilizzano droni, robot e macchine automatizzate in campo.
Geolocalizzazione e mobility
Sono circa il 35% delle soluzioni e sono rappresentati dai sistemi di geolocalizzazione, principalmente GPS e Internet (WiFI e WLAN), e le tecnologie che semplificano la mobilità o che la rendono sostenibile e di lunga durata, come l’uso di veicoli elettrici o automatici.
Attrezzature connesse
Per la semplificazione dei processi aziendali vengono utilizzati sempre più (20% delle soluzioni) tecnologie che connettono tra loro i macchinari e le attrezzature, semplificando le fasi produttive e rendendo il lavoro più controllato, con una maggior attenzione al controllo della filiera e alla qualità del processo.
Sistemi ICT on Cloud
Infine, al 9%, vengono utilizzati sistemi ICT (Information and Communication Technology), ossia quelle soluzioni necessarie alla trasmissione, ricezione ed elaborazione dati, che utilizzano il cloudcome piattaforma di raccolta e scambio dati.
Il cloudè una piattaforma digitale che sfrutta le potenzialità della connessione ad internet e l’utilizzo di server per l’archiviazione e la condivisione di dati in rete. Scopri il video su questo tema del Dott. Fiorentino e tutti i video su questo tema nel nostro canale Youtube.
Figure 1 e 2 provenienti da Osservatorio Smart AgriFood: il Digitale è Servito, PoliMI, RISE, 2019